L’educazione sessuale e affettiva nelle scuole è uno strumento fondamentale per aiutare bambinə e adolescentə a crescere con consapevolezza, rispetto e libertà. Introdurre questi temi nei programmi scolastici significa offrire gli strumenti per comprendere sé stessə, costruire relazioni sane e contrastare stereotipi e discriminazioni.
In Italia, il tema della Comprehensive Sexuality Education (CSE) – ovvero l’educazione sessuale affettiva, e più nello specifico nelle scuole, – viene ancora accolto con esitazione. Eppure i dati e il consenso scientifico parlano chiaro: educare in modo strutturato, graduale e basato sull’evidenza è una necessità per garantire il benessere e la crescita sana delle nuove generazioni.
Noi di Edusex APS abbiamo un obiettivo: accompagnare le giovani età verso l’età adulta con strumenti di consapevolezza, responsabilità ed equilibrio emotivo. Per farlo, non basta una semplice “chiacchierata”, ma serve un percorso educativo integrato, completo e coerente.
I 4 benefici dell’educazione sessuale affettiva nelle scuole
1. Contrastare la disinformazione
Nell’era digitale siamo tuttə espostə a una quantità enorme di contenuti online, spesso distorti o fuorvianti. 
La CSE fornisce un riferimento sicuro e scientificamente fondato, capace di smontare miti e fake news legati alla sessualità e alle relazioni.
2. Promuovere salute e benessere
Le infezioni sessualmente trasmesse tra adolescenti sono in crescita, così come i casi di violenza e discriminazione di genere. L’educazione sessuale affettiva nelle scuole insegna il consenso, il rispetto dei confini personali e la costruzione di relazioni sane, diventando uno strumento di prevenzione primaria.
3. Un’educazione ai valori
La CSE non è una lezione tecnica sulla biologia, ma un percorso educativo che mette al centro empatia, pensiero critico e responsabilità. Integra il ruolo delle famiglie, fornendo un linguaggio comune che aiuta il dialogo genitorə–figlə.
4. Allineamento agli standard internazionali
UNESCO e OMS raccomandano programmi strutturati di educazione sessuale affettiva. Anche le Indicazioni Nazionali italiane incoraggiano percorsi trasversali su salute, cittadinanza e sviluppo emotivo: implementare la CSE significa rispondere a queste linee guida in modo concreto.
Cosa non è l’Educazione Sessuale Affettiva: sfatiamo i miti
Molti dubbi legati all’educazione sessuale affettiva derivano da false convinzioni.
La ricerca scientifica dimostra che un’ Educazione Sessuale Affettiva di qualità:
- È sempre adeguata all’età: alle elementari si parla di emozioni e autonomia corporea, mentre con l’età crescono i contenuti su relazioni, sessualità e affettività, responsabilità e uguaglianza.
 
- Non anticipa i comportamenti sessuali, al contrario, li rende più responsabili.
 
- Non sostituisce la famiglia, ma la sostiene, facilitando il dialogo.
 
Il corpo come risorsa nella salute sessuale
Parlare di salute sessuale significa anche riconoscere il corpo come risorsa, non solo come “macchina performante”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute sessuale come «uno stato di benessere fisico, emozionale, mentale e sociale correlato alla sessualità; non consiste semplicemente nell’assenza di malattia, disfunzione o infermità» (OMS, 2024).
Oltre il “corpo-macchina”
Ridurre il corpo a una funzione o prestazione – “funzionare bene”, “essere all’altezza”, “raggiungere la performance” – può generare ansia, disconnessione e percezione di inadeguatezza (Pat Walker Health Center, 2024). Un’educazione sessuale realmente inclusiva valorizza il corpo come soggetto vivo, in relazione e in continua trasformazione. Come sottolineato da The Lancet Public Health, il benessere sessuale è un indicatore chiave della salute pubblica e dell’equità sociale (Mitchell, 2021).
Per un’educazione che valorizzi i corpi
Riconoscere il corpo come risorsa significa includere nei percorsi educativi pratiche di consapevolezza corporea, linguaggi inclusivi e approcci non normativi.
Ogni corpo — indipendentemente da genere, orientamento, età o abilità — è una risorsa preziosa da accogliere e valorizzare. L’obiettivo è promuovere piacere, consapevolezza e libertà, superando modelli basati sulla prestazione e sull’efficienza.
Una responsabilità condivisa
Riconoscere la centralità del corpo e dell’affettività nella salute sessuale significa riconoscere anche l’urgenza di una educazione sessuale e affettiva strutturata nelle scuole italiane. Non si tratta solo di trasmettere nozioni biologiche, ma di offrire strumenti per ascoltare, rispettare e abitare il proprio corpo, comprendere le emozioni, riconoscere il consenso e costruire relazioni sane.
Le evidenze scientifiche e le linee guida internazionali — dall’OMS all’UNESCO — sottolineano come la Comprehensive Sexuality Education (CSE) sia uno strumento fondamentale per promuovere salute, equità e benessere nelle nuove generazioni.
Investire oggi in percorsi di educazione sessuale e affettiva significa costruire una società più consapevole, empatica e capace di riconoscere il valore dei corpi, dei desideri e delle diversità.
Educare alla sessualità e all’effettività non è un atto facoltativo, ma un atto di cura collettiva verso il futuro.

